vĭrĭdis [viridis].
Un verde quadruplicato in verde naturale, verde elettrico, verde mitizzante e verde espressionista.

Un percorso attorno a differenti suoni di questo colore, il leitmotiv ideale che cerca il suo verso tramite archetipi vegetali.
La sua apertura è la fotografia di una felice quotidianità a narici aperte, una visione domestica, il suono di giardini liberi e in piena autonomia.

Corse a perdifiato tra le siepi di alloro amplificano il respiro della fragranza in un riverbero boschivo dagli accenti più intensi, dall’aura quasi tangibile.

Da questo piccolo paradiso recintato, la fragranza si sposta verso altri luoghi in cui la natura diventa più selvaggia, non addomesticabile.
Siamo in piena macchia mediterranea tra una marea verde da vertigine e la bellezza silvana più antica del mondo. In testa il timo, e a seguire lavanda, rosmarino, malva, anice verde… in un angolo mitologico e contemplativo che si solidifica per l’aria battuta dal vento.

Evoca infinite distese vegetali di tale intensità da infondere loro una vera tridimensionalità olfattiva, il corrispondente aromatico di un paesaggio immaginifico.